domenica 9 ottobre 2011

Rifugio Bietti

Escursione in Grigna

Ed eccoci alla nostra ultima gita dell’anno, nella quale cerchiamo di soddisfare attività escursionistiche, alpinistiche e …. Gastronomiche!

Quest’anno in particolare siamo riusciti a soddisfarle tutte e tre, complici due belle giornate (anche se un po’ fredde) e un bel ambiente, la Grigna Settentrionale del versante ovest, dal Rifugio Bietti.
- Esigenze gastronomiche: i pizzoccheri dei simpatici gestori hanno soddisfatto tutti.
- Esigenza escursionistiche: un bel itinerario ad anello, dal Rifugio su per il canalone Guzzi poi in vetta alla Grigna e ritorno dal sentiero che passa dal Bogani (con relativa sosta da merenda .....).
- Esigenza alpinistiche: un gruppetto fra irriducibili e neofite si è cimentato nella salita alla cima tramite la Ferrata dei Carbonari. Salita non difficile ma lunga ….facendo i conti con il freddo della roccia e della catena.

Ritrovati tutti al Bogani, breve visita turistica alle ghiacciaie e ritorno all’auto: bilancio senz’altro positivo per tutti (speriamo !).

Giorgio






domenica 11 settembre 2011

La Resgia

Ferrata in Engadina

In realtà era in programma la ferrata al Piz Trovat, al Diavolezza, ma a fine agosto, causa violenti temporali, è stata chiusa. Così, per non cambiare compeltamente zona, abbiamo ripiegato sull'altra ferrata in alta engadina, La Resgia. Situata poco sopra Pontresina non ci ha tolto la vista sul gruppo del Bernina; inoltre la calda e bella giornata ci ha consentito di percorrerla in tutta tranquillità .... adrenalinica, visti i ponti sospesi, le scalette verticali e una paretina strapiombante!

Giorgio





venerdì 26 agosto 2011

Val Malene

28° Campeggio CAO nel Lagorai








domenica 17 luglio 2011

Stockalperweg

Escursione al Sempione

Stockalperweg: forse Napoleone aveva trovato bello. Sapevamo che il tempo sarebbe stato brutto ed avevamo calcolato che avrebbe potuto piovere; ma nonostante le premesse negative, la gita di domenica 17 luglio è partita regolarmente. Al Passo del Sempione troviamo una leggera brezza primaverile che ci illude, facendoci pensare che possa spazzare le nuvole. Superato Alte Spittel, raggiungiamo le case di Nideralp dove decidiamo di mantenere giro lungo e corto; dopo circa 20 minuti dalla divisione inizia a piovere: dapprima qualche goccia, poi col passare del tempo la pioggia si ispessisce. Superato Hegga, raggiungiamo Simplon Dorf dove, al riparo di un porticato ci accampiamo e mangiamo. Con la pancia piena si ragiona meglio, e si decide di interrompere la gita e di farci venire a prendere dal pullman e, nonostante fosse luglio...è arrivato subito Natale. Sulla via del ritorno c'è il tempo per una breve sosta ad Arona dove sul lungolago ci godiamo qualche timido raggio di sole, fino a quando riusciamo a far piovere anche ad Arona.

Alessio



domenica 15 maggio 2011

Monte Stino

Escursione sul Lago d'Idro

Molte volte ho scritto che il meteo era stato clemente con noi...questa volta non lo farò. Il violento acquazzone che incontriamo in autostrada, ci fa capire che purtroppo le previsioni non erano poi tanto sbagliate; ma non ci siamo intimoriti, e fino all'ultimo abbiamo rispettato il programma. Ma scesi dal pullman, in quello che doveva essere il punto di partenza del giro, gli ultimi scrosci di pioggia, ed il vento forte intimoriscono la maggioranza dei gitanti. E così, con scelta saggia e sangue freddo, si decide di cambiare programma e, grazie alla gran conoscenza della zona da parte di un accompagnatore, in breve si trova un programma di ripiego. Di nuovo si risale tutti in pullman (ed i gradini del veicolo rappresentano il maggior dislivello affrontato nella gita) e si raggiunge Porto Camarella , frazione di Bondone: i consueti due giri si vanno a delineare ed a dividersi. Per diverse strade raggiungiamo tutti Castello S. Giovanni: poi il giro corto si dirige verso Bondone dove, dopo un pranzo al sacco in zona riparata e tranquilla (sembrava un mortorio) può ammirare il pittoresco paese. La popolazione locale ci accoglie come degli eroi, salutandoci dalle finestre e gettando petali di fiore al nostro passaggio (se non c'eravate, come potete metterlo in dubbio?!). Lasciato il villaggio con corteo trionfale, raggiungiamo Baitoni e Porto Camarella dove ci riuniamo al giro lungo e insieme andiamo a visitare il percorso ornitologico. In questa gita ho fatto parte del giro corto, quindi poco posso dire sul giro lungo: la versione ufficiale è che, dal Castello S. Giovanni “il lungo” ha percorso un sentiero in salita e, giunto quasi in cresta, è stato obbligato a ritornare sui propri passi a causa di alberi abbattuti che ostruivano il sentiero. ...dicevo: questa è la versione ufficiale; ma guardando come erano ridotti i calzoni di qualcuno del giro lungo.... è lecito temere che gli avventurieri “del lungo” abbiano affrontato indicibili sciagure e ne siano usciti (tutto sommato) bene.
Il ritorno avviene sotto un sole agostano che ci ricorda che il lunedì lavorativo è in agguato e, con l'inizio della settimana lavorativa (per quelli che lavorano) arriva anche il bel tempo, destinato a durare sino al venerdì.


Alessio

domenica 1 maggio 2011

Trofeo Mezzalama

Il mio 4° Mezzalama

Cervinia, ore 3 e 20, Mauro mi scuote. Nel buio del primo maggio alle 5.44, rubando un minuto al cronometro, sono scattati gli atleti professionisti, dopo poco la scossa si è trasmessa anche alle retrovie e con un ritmo troppo alto abbiamo sgomitato sulla prima rampa.
Un esercito, 1200 iscritti da 22 nazioni! Troppi anche per le ampie piste di Cervinia. Insensati per i ghiacciai e le pareti ghiacciate a venire.
Il solito vento freddo e cattivo ci aggredisce sui 3000 metri benché il meteorologo avesse garantito vento assente.
Coprirsi senza perdere il ritmo di gara aggiunge fatica.
Siamo in ritardo di un paio di minuti sul primo riferimento, ci pensa Mauro che sulla salita durissima che porta al rifugio guide del Cervino tira con convinzione. Passiamo il primo cancello orario sul Plateau Rosa a quota 3800 dopo 1800 metri di dislivello. Nei ventosi meno 18 non troviamo Bruno che ci aspettava con le borracce piene. Moreno spunta dal nulla, ci incita e ci aiuta a togliere le pelli e ad allacciare la giacca a vento.
Entriamo sui ghiacciai, discesa, salita, qualche squadra ritirata scende, un concorrente insaccato in una coperta attende l’elicottero, arriviamo sui 3900 all’ombra del Castore, almeno 40 minuti di attesa ramponi ai piedi e sci in spalla nel gelo: la coda per salire sulla ripida parete e poi sulla cresta sino alla vetta a 4226. Lo spettacolo unico ripaga l’attesa. Discesa, con qualche scivolata, verso il ghiacciaio del Felik, calzati gli sci la solita pena di non riuscire a sciare legati con la corda.
Passiamo il secondo cancello orario per poco. I nostri alimenti sono finiti e pure al punto di assistenza, le energie sono al lumicino, un concorrente mi regala una mezza barretta, un intruglio giallo lo prendo dalla neve …. La traversata verso il Naso del Lyskamm è lenta e silenziosa, accostiamo per far passare una squadra di donne, passiamo squadre ferme in crisi.
Alla base del Naso beviamo in abbondanza poi, ancora, coda ferma per almeno 40 minuti, il sole ci scalda ma pure i ghiacci e le rocce aggettanti che minacciano la folla di atleti.
Infine scaliamo l’ultima vetta e ancora senti di essere in cima al mondo. Un saluto e un grazie alle guide sulla vetta e poi si scende verso Gressoney: una parete ripida con i ramponi poi si tenta di sciare legati, per fortuna per un tratto non lungo, e da 3.500 si scia liberi. La discesa è lunghissima e le gambe chiedono più ossigeno di quello che ricevono. La neve scarseggia, togli, cammina, rimetti, altri 100 metri, poi scompare del tutto e uno o due chilometri si fanno a piedi.
Il traguardo, la foto, la doccia fredda, il fisico ti dice che è vuoto, fame impellente.
Sul pullman che ti riporta a Cervinia ringrazi l’inventore della poltrona e ti assopisci.

Andrea Noseda


domenica 17 aprile 2011

Moneglia, Framura

Escursione in Liguria

Il mare ci accoglie dandoci un caldo abbbraccio col sole primaverile, e così questa domenica inizia la stagione escursionistica del CAO.
Come da tradizione, la gita in Liguria raccoglie numerose adesioni e così siamo in tanti (purtroppo le dita non mi bastano a contarci tutti) a partire dal lungomare di Moneglia.
Purtroppo il mare lo vediamo solo alla partenza, e poi per un breve momento durante il nostro transito a Deiva: quindi per quest'anno la gita in Liguria non si conclude con un bagno ristoratore.
In compenso, abbiamo avuto un tocco esotico nella nostra gita: l'incontro con un emù che ormai si è ambientato bene nel greto del torrente Deiva, tanto da essere stato di fatto adottato dalla popolazione locale.
Dobbiamo registrare la delusione di molti escursionisti che, oltre a non poter fare il bagno, si sono visti sfumare la possibilità di un'abbondante mangiata di pesce: per loro fortuna si sono potuti consolare con un buon bicchiere di bianco, alla fine del lungo cammino.
Ma le gioie non sono finite con la sosta al bar: dato che anche il viaggio di ritorno ha visto una lunga sosta in Autogrill.
E non si dica che il CAO non riserva ai propri soci tutti i confort possibili!
Alla prossima!
Ciao!


Alessio




domenica 3 aprile 2011

Piz Kesch

Sci alpinismo in Engadina

Non si capisce proprio. Non si capisce perché in un fine settimana di sole, per una gita come quella al Piz Kesch, propriamente sci alpinistica e dalle ampie e stupende vedute, totalizziamo un così ristretto numero di partecipanti. Tanti pensieri e tante teorie che non troveranno spazio in questo breve resoconto, che invece voglio dedicare a chi c’era.
E allora un sentito grazie al Franz, per essere stato dei nostri, che fuori dal canale della Porta d’Escha, a circa 3000mt, ammette che un passaggio con gli sci in spalla di questo tipo non lo aveva mai fatto prima, e confessa un po’ di adrenalina. E poi il suo arrivo a 20metri dalla cima, dove si ferma, forse vuoi per un po’ di timore reverenziale al tracciato prettamente alpinistico, o per l’affollamento in vetta che effettivamente risultava un po’ gremita. Si rifà sicuramente in discesa, perché abile sciatore, e si diverte mica male sui pendii esposti a Nord Nord-Ovest, in barba al sole tiranno che su altre esposizioni ti affossa in metri di neve poltigliosa. Arriva alla macchina e si spupazza la sua bella sigarettina e qualcuno forse si domanda se abbia più o meno di 30 anni!

E allora un sentito grazie al Duilio, che si unisce al gruppo per la prima volta, e nonostante sia il suo primo anno sci alpinistico, nonché la sua prima uscita su tratti prettamente alpinistici in assoluto è sempre tra i primi a salire; affronta tutto il tracciato con disinvoltura, arriva in cima con i primi e se la gode mica male. Forte della sua bravura su pista, affronta tutta la discesa zigzagando e mai cadendo e si dice in giro che arrivato a casa la sera, dopo la pastina, ha fatto ancora 10 flessioni!
Grazie poi al Giorgio che di piatti di pizzoccheri made in Suisse se ne è mangiati ben 4 la sera prima della salita! Grazie al Tony, che siccome è il giovane del gruppo si alza ad aprire la finestra della camera, per evitare che diventi una camera a gas! Grazie ad Antonio che mette sempre in riga e al Carlo che lui non ha mai fretta. Insomma grazie della bella compagnia.
Per qualche dato più tecnico e preciso Giorgio ha scritto la relazione su camptocamp

Buone foto a tutti.

Alberto



Partenza .... primaverile!

finalmente la neve!

si entra nella valle d'Es-Cha

Il rifugio d'Es-Cha

Mattino, si valuta l'accesso alla porta d'Es-Cha

salita alla Porta

Ecco la vetta

Si inizia la discesa

Meditazione .... del pendio

Dove scendere ? c'è solo l'imbarazzo della scelta

Si va verso valle ....

domenica 13 marzo 2011

Ceresole Reale

Due giorni ciaspolando In Valle dell'Orco

Anche col ... brutto tempo!