domenica 5 ottobre 2014

Spina Verde. Una gita fuori......dal comune

Quest'anno ricorre il Centenario dello scoppio della Prima Guerra mondiale, la Grande Guerra, e il CAO con diverse iniziative ha voluto coinvolgere i soci nella commemorazione di una delle epoche più drammatiche della storia d'Europa organizzando alcune gite del programma sui luoghi dei ricordi.
L'idea di una camminata nella Spina Verde è nata per questa ricorrenza e per conoscere da vicino questa zona che merita davvero la lunga camminata che abbiamo affrontato. E' appena fuori Como, eppure nessuno dei presenti l'aveva mai visitata in questo modo, e per il CAO la soddisfazione è stata grande perchè gli apprezzamenti e la soddisfazione dei gitanti sono stati grandi.
All'interno di questi boschi si trovano tratti della Linea Cadorna, una lunghissima linea fortificata voluta proprio dal Generale Cadorna per creare una difesa nel caso gli austro-ungarici e i tedeschi avessero deciso di invadere la Svizzera e scendere in Lombardia prendendo alle spalle il Regio Esercito schierato verso Est e Nord-Est. Alcune trincee, postazioni, gallerie sono state ripulite dalla terra e ripristinate rendendole visitabili ma soprattutto facendone una valida testimonianza dell'intenso e perfetto lavoro svolto dal Genio Militare.
Oltre ai ricordi della guerra, la gita ci fatto conoscere i deliziosi stagni della Zona Umida di Parè, e ci ha portato a sfiorare l'estremo lembo sud della Svizzera. Abbiamo visto la sorgente del Fiume Seveso che sgorga con acque limpidissime che creano un ruscello che ha ben poco a che vedere col fiume che provoca disastri a Milano ad ogni pioggia intensa. Curioso anche l'incontro con un enorme suino sicuramente frutto dell'incrocio fra un cinghiale e un maiale. Chissà perchè ma alcuni gitanti iniziavano a parlare di prosciutti e cotechini, e infatti poco dopo l'animale ha voltato le spalle e se ne è andato.
La nostra colazione al sacco ci ha visti al Santuario dell'Assunta, sopra Drezzo, un posto davvero bello e panoramico, tenuto benissimo, che ricordava un angolo di Toscana. Dopo esserci rifocillati per bene via per il percorso di ritorno che ci ha visti scendere dalla Valfresca fino a San Rocco per poi, affamati come lupi, giungere in Sede dove Fulvia Diego e Ornello (scusate se dimentico qualcuno) ci hanno fatto trovare le tavole imbandite e una apprezzatissima merenda a base di lasagne, affettati, formaggio, crostata. Non potevamo chiedere di meglio, ci voleva proprio ed è stata la giusta conclusione di una bellissima giornata e dell'ultima gita escursionistica dell'anno.

Adriano






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