domenica 8 giugno 2014

Pizzo Alto

Alpinismo in Val Varrone

Prima gita alpinistica della stagione … all'insegna dell'allenamento alle lunghe distanze ed ai dislivelli importanti.
La risposta è stata ottima: il lungo percorso in Val Varrone verso il Pizzo Alto e discesa sul versante opposto, nonostante gli oltre 16 km di sviluppo e gli oltre 1700 m di dislivello non ha piegato la determinazione dei gitanti ed accompagnatori. Neve, paretine con catene, sassi, traversate su ripidi pendii: alla fine la sudata vetta è stata raggiunta. In discesa, sentiero in esili tracce, rovinate da spaventose valanghe, poi finalmente i splendidi alpeggi della Val Varrone, con tante fontane!
Unico neo: il nostro capogita, Ezio, si è sentito male quasi in cima ed ha quindi iniziato a scendere piano piano, aiutato dall'altro capogita, Andrea, che ha dimostrato professionalità (sia come soccorritore che come capogita, pronto a sacrificare la vetta). Nominato capogita sul campo, Marcello ci ha guidati poi fino in vetta facendo la traccia nella neve.
Bene, la prima è andata permettendoci un ottimo allenamento e una bella cavalcata sulle prealpi orobiche.

Giorgio 




Primi passi

Bosco sopra Premana

Sosta all'Alpe di Deleguaggio

Altra sosta al Lago di Deleguaggio

Verso le roccette sotto il secondo lago di Deleguaggio

Traversi fra neve ed erba

Ultimi ripido pendio sotto la vetta

La nostra quota rosa in vetta: Carla & Betty

Tutti in vetta

Discesa nella neve

Verso la valle

La nostra quota rosa all'arrivo: dopo 11 ore di cammino, ancora felici e sorridenti!!
 

Grignetta

In Grigna con il CAI di Alba

Questa volta ho fatto fatica.
Ho fatto molta a fatica a trovare delle parole per descrivere la gita in Grignetta di domenica 8 giugno.
Se avessi voluto fare solo una relazione della gita, avrei avuto vita facile: bastava indicare il numero dei partecipanti, descrivere gli itinerari, accennare alle condizioni meteo....ed il gioco era fatto.
Ma chi va in montagna, a qualunque livello, sa che la montagna non è fatta solo di numeri: dislivelli, temperature, tempi possono essere importanti, e talora fondamentali.... Ma la montagna vuol dire anche emozioni, significati, sensazioni, attimi di vita; la montagna è anche quel “qualcosa” che è dentro di noi e che non possiamo spiegare.
Già parlando di Grignetta, ci si potrebbe dilungare sui significati di questa montagna, sulla storia e sulle storie di cui sono intessute quelle rocce che sovrastano la sponda di Lecco: “la montagna dei Milanesi” , il palcoscenico dove hanno mosso i primi passi i grandi attori dell'alpinismo e dove gli stessi attori hanno messo in scena spettacoli inimitabili; la montagna vera: severa e maestosa, ad un passo da casa nostra.
Ed altrettanto ci si potrebbe dilungare parlando del CAO, che dal 1885 ha accompagnato un'infinità di persone in montagna, unendo la passione per la montagna alla voglia di stare insieme; e per chi ha studiato la storia del CAO sa che anche per il nostro sodalizio la Grignetta ha avuto un ruolo fondamentale.
E se a questi primi due elementi aggiungiamo anche una bella amicizia, tra un'associazione quale il CAO ed una sezione di un'altra associazione (e parlo della Sezione di Alba del CAI)....beh: a questo punto ci si può fare un'idea di cosa sia stata la gita in Grignetta...ma temo sia solo un'idea riduttiva di ciò che è stato veramente. E' stata una celebrazione dell'andare in montagna in compagnia: rivedere vecchi compagni di montagna, condividere con gli abituali soci di camminate una montagna così importante; conoscere nuove persone o scambiare con loro anche solo una parola; condividere cibi e bevande con chi ti siede vicino sulla roccia, anche se è la prima volta che lo vedi; fare battute di spirito e subito dopo riflettere sulla maestosità della natura.
Forse sarò troppo idealista o romantico, ma per me questo è andare in montagna e credo sia l'andare in montagna che tutti noi cerchiamo; perciò.....spero di rivedervi alla prossima gita e di vedere anche chi non c'era , anche chi non è mai venuto.

Alessio

(foto di Simona)









mercoledì 4 giugno 2014

Serata con la Corale

La Corale con l'Associazione Spindler

Mercoledì 4 giugno, a chiusura dell'attività per il periodo estivo,abbiamo tenuto in sede uno spettacolo con la collaborazione dell'Associazione Artistico Culturale Spindler di Monte Olimpino con la lettura di brani tratti da "I Promessi Sposi" in dialetto comasco di Piero Collina intervallati da canzoni eseguite dalla Corale.
Ne è risultato uno spettacolo molto piacevole: il capolavoro di Collina che fa rivivere i personaggi di Manzoni nella dolce cadenza del nostro dialetto,interpretato magistralmente dagli attori e accompagnato dal canto di brani del nostro repertorio che ben si adattavano alle vicende narrate, ha creato un insieme di grande effetto.
Dato che il numeroso pubblico ha molto apprezzato ed applaudito lo spettacolo è probabile che adotteremo ancora questa formula in futuro, per il momento andiamo in ferie e riprenderemo i nostri incontri del mercoledì a settembre. Buona e calda (ma non troppo) estate a tutti!

Rita







sabato 24 maggio 2014

Chiavenna in Fiore

La Corale a Chiavenna

Lo scorso 24 maggio abbiamo passato il Mera e siamo andati a cantare a Chiavenna. E' stata la nostra prima trasferta per cui abbiamo pensato di passare una giornata intera assieme
e unire il piacere del canto a quello di un pranzo al Crotto e di una visita a questa bella città'. Il primo impegno, quello con le gambe sotto il tavolo, è stato subito affrontato e risolto nel migliore dei modi, le forchette ballavano tra i pizzoccheri bianchi e la carne alla pioda, i bicchieri si svuotavano rapidamente e abbiamo iniziato a scaldare le voci con qualche canto. Il pomeriggio escursione alla scoperta di Chiavenna accompagnati da Raffaella, la guida gentilissima che era stata messa a nostra disposizione, che ci ha fatto scoprire anche il Mulino Moro di Bottonera e il suo custode, un simpatico e divertente personaggio di origine inglese, arrivato a Chiavenna per amore, che ha conservato nella parlata il suo accento originale.
Chiavenna per chi non la conosce è veramente da scoprire, con i suoi angoli caratteristici, le piazze con le fontane, la Mera che solo quando la vedi così impetuosa capisci perché qui la chiamano al femminile e tutto quello che non abbiamo potuto vedere perché il tempo vola. Alla sera abbiamo cantato in una sala del Palazzo Pestalozzi e il pubblico ci ha applaudito calorosamente e ha molto apprezzato il nostro repertorio che è stato ancora una volta definito insolito.
Inutile dire che il rientro a Como vittoriosi ci ha molto gratificato, é stata veramente una giornata positiva, grazie anche alla calorosa accoglienza che ci è stata riservata.
E adesso, chi ci ferma più? Broadway sei pronta?

Rita







Il custode del Molino Moro di Bottonera

domenica 11 maggio 2014

Premosello

Escursione in Val d'Ossola

A Premosello è stato bello

Domenica potevamo sembrare in pochi....ma solo per lo spazio a disposizione sul pullman; in realtà eravamo una quarantina.
Quaranta persone che, ancora una volta, hanno creduto nel CAO: hanno sfidato le previsioni non ottimali pur di trascorrere una domenica camminando in compagnia.
Invece la scelta del pullman non è dipesa da un gesto di estremo ottimismo, bensì....ma questa è un'altra storia.
E ancora una volta, fortunato chi ha scelto di andare con il CAO: il tempo è stato clemente, lasciando cadere solo poche delle tantissime gocce che erano state previste... (in compenso la pioggia e la grandine hanno deciso di darci il benvenuto una volta rientrati a Como); nonostante la giornata non fosse pienamente serena e limpida, abbiamo avuto modo di ammirare le montagne circostanti ancora ammantate di bianco e di godere dello spettacolo dei fiori che già colorano i prati e i boschi.
Bisogna sottolineare che questa volta il gruppo è stato scortato da alcune simpatiche caprette, sotto l'occhio vigile ed attendo di un maestoso e fiero caprone; ma prima che potessero diventare invadenti o fastidiose, le capre sono state riportate alla loro attività quotidiana da una pastorella che si era aggregata alla nostra comitiva.
Giunti all'abitato di Capraga i due giri si sono divisi, per poi ritrovarsi una volta ritornati in paese, dove l'unico bar aperto (tra la nostra colazione e la nostra merenda) si è aggiudicato il guadagno di circa mezza stagione.
Nel viaggio di ritorno, fortunatamente, non incontriamo traffico e così riusciamo a ritornare a Como presto ed in tempo per prendere l'acquazzone che rischiavamo di perderci.
Alla prossima.


Alessio





Foto di Simona: