domenica 31 gennaio 2010

Capanna Garzonera

Ciaspolata in Val Leventina

Partenza: Nante 1423 m. - Dislivello: 550 m.

Gita Classica, di comodo accesso, poco impegnativa e di sicura soddisfazione, è il compendio di questa camminata con la quale abbiamo aperto la stagione di escursionismo con racchette da neve e non c’è stato bisogno di spostarsi verso presunti paradisi naturali per trovare e trovarci in un luogo seducente in grado di mutare il senso del tempo e dare la percezione che questo si sia fermato o che, in ogni modo inganni la sua percezione.

Per “Tempo” voglio far interpretare quello che il filosofo francese Bergson denominava “tempo di consapevolezza”, quello che proviamo quando abbiamo vita in un’emozione forte. Con voce “un po’ di parte” posso affermare che è stata a tutti gli effetti, una signora gita caratterizzata da più elementi favorevoli, cielo terso, ottimo innevamento e temperature invernali “-10” che ci hanno accompagnati e concesso di entrare in un bell’ambiente prealpino pressoché privo di pericoli “oggettivi”, in un percorso che è andato sviluppandosi tra stupendi boschi di larici alternati da spaziati avvallamenti; luoghi in cui è impossibile non fermarsi a osservare quanto la natura possa regalare. Più in alto dove la vegetazione si dirada, sul Mottone di Garzonera 1973 m. si leva, discreta, semplice, quasi non volesse disturbare, la capanna, meta ufficiale della gita che, quando non sepolta dalla neve, invita alla sosta per un pic-nic, in tenuta invernale. L’ascesa e la discesa hanno visto come punto di via e rientro l’abitato di Nante 1423 m., poco fuori Ambrì, e si sono svolte senza specifiche difficoltà che non il naturale, in particolare sui tratti più inclinati, effetto elastico, sempre ricomposto, fra Testa e Coda del gruppo, che ha fatto distinguere in questa, in questo ambito, uno dei raduni più numerosi di soci, ben 42.

Marcello







domenica 17 gennaio 2010

Campra, scuola di Fondo

Campra: non scio... ma vengo anch’io.

Eccomi: sono tornato sulla scena del CAO...

la data è stata il 17/01/2010.

Lo so, le attività erano già iniziate una settimana prima ma, purtroppo, come tanti altri soci, non riesco a conciliare l’amore per la montagna e le gite CAO con la vita di tutti i giorni ( e lavorativa.... sigh).

Ma ho voluto a tutti i costi sfruttare la gita del corso di sci a Campra per godermi una gita in compagnia con le ciaspole.

La giornata inizia con attimi di panico all’ora del ritrovo: del pullman, all’orizzonte, neanche l’ombra; ma in un attimo tutto si risolve e ci troviamo già a caricare i bagagli e...si parte.

Il cielo grigio di casa nostra lascia spazio ben presto ad un cielo sereno che ci consente di godere delle prime luci del giorno che illuminano le cime innevate; quasi giunti alla meta, si scruta il cielo come se fosse una roulette, per vedere se la pallina (in questo caso alcune nuvole) si fermano proprio dove stiamo andando noi... ancora una volta siamo fortunati.

A Camperio scendiamo dal pullman, salutiamo gli amici sciatori ed iniziamo la nostra camminata che, attraverso boschi innevati e candidi pendii, ci porterà alla Capanna Gorda dove, sotto un piacevole sole, ci possiamo scaldare come tante lucertole e, soprattutto, consumare il nostro pranzo in allegria. E’ forse questo il momento più atteso della giornata ed il vero scopo dell’uscita: e tra cibi e bevande corroboranti, il morale del gruppo cresce e la compagnia si ravviva ancora di più.

I tempi morbidi ci consentono, prima di riprendere il cammino, di lasciar giocare i bambini (cresciuti) con la neve: e così io con gli altri bambini ci dilettiamo a scivolare con le ciaspole da lievi pendii carichi di neve sofficissima; poi di nuovo in marcia.

Una volta recuperati dal pullman, ritroviamo gli amici sciatori: qualcuno esausto per le fatiche della giornata; qualcun’altro, al contrario, arzillo e pimpante: e così c’è spazio per una divertente e coinvolgente discussione a proposito di certe “attrezzature .... da montagna”.

Come sempre, il viaggio di ritorno è sempre più vivace rispetto all’andata (ormai siamo tutti svegli, nonostante sia domenica) ed in un attimo ci ritroviamo a scaricare gli zaini ed a salutarci.

Alla prossima!

Alessio Mazzocchi