Quest'anno ricorre il Centenario dello scoppio della Prima Guerra
mondiale, la Grande Guerra, e il CAO con diverse iniziative ha voluto
coinvolgere i soci nella commemorazione di una delle epoche più
drammatiche della storia d'Europa organizzando alcune gite del
programma sui luoghi dei ricordi.
L'idea di una camminata nella Spina Verde è nata per questa
ricorrenza e per conoscere da vicino questa zona che merita davvero
la lunga camminata che abbiamo affrontato. E' appena fuori Como,
eppure nessuno dei presenti l'aveva mai visitata in questo modo, e
per il CAO la soddisfazione è stata grande perchè gli apprezzamenti
e la soddisfazione dei gitanti sono stati grandi.
All'interno di questi boschi si trovano tratti della Linea
Cadorna, una lunghissima linea fortificata voluta proprio dal
Generale Cadorna per creare una difesa nel caso gli austro-ungarici e
i tedeschi avessero deciso di invadere la Svizzera e scendere in
Lombardia prendendo alle spalle il Regio Esercito schierato verso Est
e Nord-Est. Alcune trincee, postazioni, gallerie sono state ripulite
dalla terra e ripristinate rendendole visitabili ma soprattutto
facendone una valida testimonianza dell'intenso e perfetto lavoro
svolto dal Genio Militare.
Oltre ai ricordi della guerra, la gita ci fatto conoscere i
deliziosi stagni della Zona Umida di Parè, e ci ha portato a
sfiorare l'estremo lembo sud della Svizzera. Abbiamo visto la
sorgente del Fiume Seveso che sgorga con acque limpidissime che
creano un ruscello che ha ben poco a che vedere col fiume che provoca
disastri a Milano ad ogni pioggia intensa. Curioso anche l'incontro
con un enorme suino sicuramente frutto dell'incrocio fra un cinghiale
e un maiale. Chissà perchè ma alcuni gitanti iniziavano a parlare
di prosciutti e cotechini, e infatti poco dopo l'animale ha voltato
le spalle e se ne è andato.
La nostra colazione al sacco ci ha visti al Santuario
dell'Assunta, sopra Drezzo, un posto davvero bello e panoramico,
tenuto benissimo, che ricordava un angolo di Toscana. Dopo esserci
rifocillati per bene via per il percorso di ritorno che ci ha visti
scendere dalla Valfresca fino a San Rocco per poi, affamati come
lupi, giungere in Sede dove Fulvia Diego e Ornello (scusate se
dimentico qualcuno) ci hanno fatto trovare le tavole imbandite e una
apprezzatissima merenda a base di lasagne, affettati, formaggio,
crostata. Non potevamo chiedere di meglio, ci voleva proprio ed è
stata la giusta conclusione di una bellissima giornata e dell'ultima
gita escursionistica dell'anno.
Adriano