domenica 10 marzo 2013

Piz Muragl

Sci alpinismo in Engadina



Peccato, è un vero peccato che alcuni interessati alla gita in programma si siano lasciati convincere dalle previsioni meteo che, fino a sabato, in effetti davano incertezza sulla presenza di sereno. Perché chi ha creduto nella buona sorte o più semplicemente ha assunto qualche rischio, è stato ripagato molto ma molto bene. 
La mattina in Engadina ci si è presentata completamente tersa e sul terreno uno splendido straterello di neve fresca della notte. Bene, abbiamo preso la nostra funicolare (ahimè il costo non è basso …. ma il persistere del sereno assoluto ha aiutato a superare il momento di crisi) e con un balzo ci siamo trovati sul “tetto” dell’Engadina. Il panorama dal Muottas è unico e meraviglioso; con le pelli abbiamo iniziato il lungo traverso verso la nostra meta, freschi di funicolare, e percorrendo, inizialmente, il percorso paesaggistico dedicato a Segantini (ovviamente abbiamo rinunciato alle soste sulle poltrone, siamo sempre sci-alpinisti, in fondo). Per farla breve, senza troppo freddo ne caldo, sempre al sole, siamo arrivati in vetta, addirittura con gli sci, per iniziare la lunga discesa direttamente dalla croce della punta. La discesa è stata entusiasmante, neve polverosa prima e … la pista degli slittini poi (lisciata perfettamente dal gatto delle nevi).
Finita la lunga discesa, come di consueto, solita birra e altre amenità del genere, pensando già alla prossima meta.

Giorgio





domenica 3 marzo 2013

Mont Fallere

Ciaspolata in Val D'Aosta

L'inverno ormai è finito e noi del CAO ce lo siamo goduto: oltre alle diverse iniziative che hanno riguardato le diverse discipline sciistiche, ci sono state 4 uscite in pullman per fondisti e ciaspolatori, una gita con ciaspole e la gita di due giorni con le ciaspole..... ed è proprio di questa che vi voglio palare.
Sabato 2  e domenica 3 marzo: due giorni di sole e cielo sereno come forse non se ne vedevano dall'estate scorsa. Tanto che appena avviatici lungo il sentiero che da Vetan porta al Rifugio Mont Fallére incontriamo un gruppo di ciaspolatori... in costume da bagno.
Ma noi non ci siamo lasciati disorientare da questo incontro (anche se ha profondamente segnato in maniera irreparabile la psiche di alcuni nostri gitanti) e con le ciaspole ai piedi ed i vestiti addosso abbiamo proseguito il nostro itinerario che ci ha condotto sino all'agognato rifugio.... e che rifugio!
Proprio in pochi hanno voluto godere della bella giornata di sabato per fare ancora qualche passo: quasi tutti si sono lasciati tentare dell'accoglienza del rifugio, dalla prelibatezze offerte dalla cucina o anche solo dalle comode sdraio davanti al rifugio in posizione strategica per godersi il sole.
Come sempre capita....anche sabato sera finalmente è arrivata l'ora di cena: nonostante alcuni problemi tecnici con l'illuminazione (ma tanto quando si mangia non serve la vista, serve il gusto).
Domenica mattina, dopo l'immancabile colazione, ci mettiamo tutti in marcia per raggiungere  chi la cima Leysser  , chi il più abbordabile pianoro al di sotto della cima.
Sempre coccolati dal clima propizio e dopo esserci goduti il panorama dalla vetta, facciamo ritorno al rifugio dove i più viziati, si concedono un'altra lezione pratica di cultura eno-gastronomica, mentre i più morigerati si accontentano di consumare i propri viveri comodamente adagiati sulle sdraio .
Ma purtroppo, lo si impara da bambini, un bel gioco dura poco e così, dopo due giornate splendide (per il tempo, lo scenario e soprattutto la compagnia) si deve fare ritorno alle auto e …. a casa.
Ma finito l'inverno, arriva la primavera: e noi siamo già pronti.

Alessio