domenica 14 aprile 2013

Pisgana


Scialpinismo in Adamello

Splendida cavalcata sui ghiacciai dell’Adamello! Anche se la meta principale non l’abbiamo raggiunta (ma c’è un perché) l’esito dei due giorni è stato grandioso.
Si inizia con il pieno degli iscritti, senza possibilità di ampliamento verso altre richieste: il gestore ci aveva annunciato l’esaurimento dei posti nel rifugio. L’abbandono del capogita (per solidarietà a chi gli è vicino, grande Antonio) è stato prontamente riempito dai primi della waiting list

Sabato mattina ci troviamo e valentemente guidati dal capogita restante (Alberto), arriviamo a Ponte di Legno e prendiamo le funivie, seggiovie, skilift, … fino al Passo Presena; qui ha inizio la cavalcata,  subito con una splendida discesa in neve polverosa. Risaliamo il grandioso ghiacciaio del Mandrone, poi, prima del rifugio, le due donne del gruppo hanno lanciato l’idea del “cannone”, ovvero di salire fino ad una punta con in cima un cannone della prima guerra. Il gruppo si è diviso: da una parte chi sognava da tempo una birra al rifugio, dall’altra i fanatici dello sci a tutti i costi. Ed eccoci quindi al cannone, posto proprio sulla cresta di confine fra Lombardia e Trentino, giustamente puntato verso quest’ultimo. Splendida discesa e arrivo anche per noi all’agognata birra.
La mattina dopo siamo in partenza per il Corno Bianco …. ma la mancanza di altre tracce (saremmo stati i primi), le previsioni di rischio valanghe a livello 3 tendente al 4 (sic!) e il consiglio di una Guida, ci hanno fatto ricredere e puntare su un obiettivo più veloce per anticipare la discesa nel vallone del Pisgana a rischio valanghe da rialzo di temperatura: la Cima Venezia. 

Partiti di gran lena, per essere veloci e anticipare il pericolo caldo …. non abbiamo controllato su carte e mappe, confidando delle memoria ….storica di qualche “vecchio” presente (lo scrivente in primis). Bene, ci siamo trovati su un’altra vetta, il Venerocolo, che però si è rilevata più alta della Cima Venezia e ci ha portato a iniziare la discesa nel Pisgana sul lato orientale del ghiacciaio, non ancora percorso da nessuno. L’errore è stato provvidenziale per una sciata mitica in pendio polveroso e vergine, quasi impossibile per il Pisgana, una delle discese più frequentate nelle alpi. Non contenti del “farinone del pisgana”, eccoci nella parte bassa dove il caldo (così temuto) non si è presentato, regalandoci una seconda metà di discesa su neve ancora dura da gelo notturno, appena appena smollata …. Un godimento unico!


Giorgio

Il percorso:





Le foto:


Al passo Presena
Si sale verso il ghiacciaio del Mandrone

Che sprint!

A sinistra il gruppo verso il rifugio, a destra quello verso il Cannone

Salita verso il Cannone

Al Cannone

Rifugio Ai Caduti dell'Adamello

Mattino, si mettono le pelli per la salita

Salita nel ghiacciaio

Verso il Venerocolo

Ci siamo .... quasi

Eccoci in cima
In discesa sulla cresta, verso il Pisgana

La parte superiore del Pisgana, appena scesi .... nella polvere più assoluta

La parte inferiore del Pisgana




1 commento:

  1. In effetti l'errore è stato provvidenziale in quanto abbiamo calcato il famoso "farinone dell'Adamello" modello di neve più volte citato nelle guide di alta montagna.....giornate memorabili, basta guardare le foto e le relazioni su www.camptocamp.org

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