Alpinismo al Sempione
Il tempo per domenica 3
luglio era previsto bello in zona Sempione, cosa rara in questo
periodo di instabilità del meteo. Eppure il giovedì sera gli
iscritti erano solo due: un accompagnatore ed il partecipante
Giovanni . C’era il rischio che questa gita venisse annullata.
Venerdì sera Carlo mi comunica che è riuscito a liberarsi e mi
conferma la sua presenza come accompagnatore, essendo già in Valle
Formazza si farebbe trovare al passo del Sempione. Sabato in
mattinata la svolta definitiva. Mi chiama Giuseppe, una nuova e
simpatica conoscenza, entusiasta ed appassionato di montagna, che mi
conferma la sua presenza. Così … con un po’ di buona volontà …
e qualche telefonata sia crea un piccolo e volonteroso gruppo per
l’avventura alla Punta Terrarossa. Chiara si è trovata libera da
impegni famigliari, Giovanni chiama un suo amico Fabio e con Giuseppe
ci troviamo tutti in macchina sulla strada per il Sempione. Nuvole
consistenti, vento freddo e fastidioso ci danno il benvenuto al
passo. Fiduciosi delle previsioni, alle ore 8,20 ci incamminiamo ben
coperti nella nebbia. Man mano che saliamo la nebbia si dirada ed
appare in tutta il suo splendore un bellissimo cielo terso.
Rigenerati anche dal tepore dei raggi del sole, arriviamo ad un bivio
in vista della Capanna Monte Leone, di fronte al bellissimo gruppo
del Monte Leone la cui cima è la più alta delle Alpi Lepontine. Un
sentiero con una certa pendenza ci porterebbe veloci alla cresta WSW,
da cui era prevista la salita alla vetta, ma il forte vento a
raffiche ci induce di proseguire fino alla Capanna e da lì salire
per il versante parete SE alla vetta. Breve sosta. Si studia
l’itinerario ancora coperto in parte da neve consistente. Partiamo
per un non ben visibile sentiero e raggiungiamo l’attacco del
nevaio dove, calzati i ramponi, in fila indiana iniziamo la salita.
Affrontiamo in prima il nevaio con un traverso, poi abbandoniamo la
neve e sempre con i ramponi agli scarponi, saliamo per tracce di
sentiero tra rocce per poi affrontare l’ultima cresta di neve con
cornice, breve ma di una certa pendenza. Quindi tolti i ramponi, tra
sfasciume di sassi e traccia di sentiero molto irto, ci portiamo alla
vetta, indicata con un bastone, mentre la croce si trova un po’ più
avanti leggermente più in basso. Gruppo Oberland Bernese, Gruppo del
Vallese, la bellissima parete Nord del Monte Leone con la
meravigliosa Alpe Veglia, offrono uno scenario semplicemente
fantastico a 360°. Foto di gruppo e via. Il vento si è un po’
calmato nelle sue sfuriate a raffiche ma l’aria rimane fredda,
decidiamo di fare la traversata completa anche per non affrontare il
ripido pendio ed il nevaio sottostante. Un breve ostacolo ci si
presenta: una cresta di neve di circa venti metri da sormontare per
arrivare alla croce. Un passaggio semplice che diventa non banale
senza l’uso dei ramponi. Sormonto la cresta e pestando delle
vecchie tracce ormai coperte, con cautela e concentrazione, mi porto
dall’altra parte della cornice facendo segno ai compagni di venire
tranquilli. Siamo alla croce, ora ci attende un percorso di sfasciumi
con pietre instabili che richiedono molta attenzione per la discesa e
finalmente tra un ometto di pietra e l’altro affrontiamo questo
ultimo tratto fino ad abbandonare la cresta e raggiungere il bivio di
qualche ora prima. Al riparo dal vento che ancora gioca sulla
montagna, contenti e soddisfatti del bel percorso a tratti un po’
impegnativo, in un punto riparato ci concediamo un meritato spuntino.
Ultimo sforzo fino al passo dove ci attende una buona birra
all’Ospizio del Sempione. Brindiamo per la bella gita C.A.O.,
salvata all’ultimo momento, e per le prossime a venire sempre in
bella e speriamo numerosa compagnia.
Antonio
|
sopra le nebbie |
|
gruppo Monte Leone |
|
salita versante NE |
|
oltre la cresta di neve |
|
sulla cresta di vetta |
|
sulla cresta di vetta |
|
in vetta |
|
gli accompagnatori |
|
tutti in vetta |
|
cresta di vetta |
|
in discesa |
|
in discesa |
|
itinerario |
Nessun commento:
Posta un commento